Centrali nucleari nel mondo

In seguito al terremoto e tsunami di venerdì 11 marzo il Giappone sta tentando di affrontare in pochi giorni tutte le incertezze legate alla tecnologia nucleare che negli ultimi 50 anni hanno tormentato la popolazione mondiale. 
Nuovamente in questi giorni si solleva la preoccupazione per un inquinamento causato da radiazioni nucleari che possono essere rilasciate da fughe radioattive dei reattori del complesso di centrali nucleari Fukushima Daiichi  o addirittura da esplosioni o fusioni della struttura. 

Il fenomeno delle radiazioni nucleari nell'atmosfera è complesso da prevedere o controllare tant'è vero che la AIEA, Agenzia Internazionale Energia Atomica, preferisce concentrare le sue attività di informazione a spiegare i sistemi di sicurezza delle centrali tralasciando gli eventi spiacevoli. un fatto risaputo è che queste radiazioni purtroppo causano malattie e alterazioni che in alcuni casi si susseguono anche di generazione in generazione con un risultato devastante sul bilancio umano. Inoltre le malattie causate dalle radiazioni tendono ad emergere circa 10 15 anni dopo un incidente nucleare e per questa ragione sono difficili da calcolare con esattezza.

Per approfondire questo tema che è sicuramente difficile da affrontare in poche righe vi suggeriamo qui di seguito alcuni link interessanti e utili:
- la voce Centrale elettronucleare su Wikipedia presenta una completa descrizione della tecnologia e della storia delle centrali nucleari. 
- il Progetto Humus è una onlus che si occupa di fare informazione e di testimoniare le conseguenze dell'incidente nucleare di Chernobyl in Europa. all'interno del sito si possono trovare molte informazioni utili per comprendere come dopo 25 anni dall'incidente ancora ci siano conseguenze in atto. 

Nell'immagine qui sopra potete vedere la mappa delle centrali nucleari attive nel mondo aggiornata al 2005 e come potete vedere è quasi impossibile distinguere i confini dell'Europa dal momento che sono sovrastati dal rosso delle centrali. 

Forse la scelta del cancelliere tedesco Merkel di chiudere con effetto immediato due centrali nucleari dovrebbe essere seguita da molte altre nazioni.